Matteo Cracchi nasce a Carmagnola nel 1992 e si forma tra l’istituzione accademica e la cultura underground; mentre frequenta il Primo Liceo Artistico a Torino e si laurea all’Accademia di Belle Arti a Carrara, costruisce un rapporto con la scena rave-punk, vive da nomade il Continente ed entra in contatto con la corrente della street art. A Berlino inizia a delineare un proprio gusto estetico, che si radica tra le Wagenplatz e i Club. A Carrara fonda “Basura Art Lab”, uno studio d’Arte polivalente in collaborazione con altri colleghi e ricavato dalla riqualificazione di uno stabile industriale storico ai piedi delle cave di marmo. In questi anni passati tra la polvere, Teo costruisce un rapporto con i materiali riciclati e con la pratica del “do it yourself!”. Raggiunta la maturità artistica, Teo decide di trasferirsi in Francia per intraprendere un’esperienza lavorativa al restauro della facciata del Museo du Louvre; qui apprende la scultura classica e gotica dei monumenti storici francesi. Rientrato in Italia, lavora nei principali studi di scultura d’Arte Contemporanea tra Carrara e Pietrasanta, decide di dedicarsi alla propria crescita artistica, creando opere scultoree e presentandole in un contesto urbano e all’interno di esposizioni. Oggi vive e lavora sui colli bolognesi, dove continua a scolpire.

Statement

Nomadismo artistico, inteso come mash-up culturale ed esperienziale, che indaga i retroscena della vita contemporanea, attraverso i suoi usi, costumi, vizi ed ossessioni, traslandole in forme e segni.

Il rapporto viscerale con i materiali riciclati che portano con sè il vissuto del contesto che hanno abitato e raccontano del processo di lavorazione/devastazione che li rendono scarti.

Proprio dagli scarti risorgono forme e pensieri volti a restituirci e proporci nuove possibilità estetiche e di pensiero. Pensate per un contesto urbano e non, le opere nascono spesso dall’eros che genera forme plastiche nell’ambizione di tradurre in materia un sentimento interiore

In un altalenare tra forme grezze e virtuosismi barocchi, tenta di raccontare l’essere umano, a volte libero e spavaldo, altre costretto ed imprigionato in dogmi e stilemi del mondo contemporaneo.

Il marmo bianco di Carrara utilizzato per le sculture proviene dal riciclo degli scarti di lavorazione delle cave delle Alpi Apuane che, a causa della selvaggia estrazione, stanno letteralmente scomparendo. Da un blocco informe, scartato, difettoso, non adatto, seguendone le forme, si riesce ad intravedere una forma nella roccia grezza, che con metodo e sentimento può trasformarsi in qualcosa di morbido e virtuoso.

Formazione

2012 Diploma Primo Liceo Artistico Torino (IT)

2019 Laurea triennale con Lode presso Accademia delle belle arti Carrara (IT)

2021 Master Forepabe presso La Châtre (FR)

2022 Tirocinio presso lo studio di scultura SEM a Pietrasanta (IT)

2022 Laurea magistrale con Lode presso Accademia delle belle arti Carrara.(IT)

Esposizioni

28/04/2018      “Eternity” progetto artistico di Maurizio Cattelan, vincitore della borsa di studio.

01/05/2019      Installazione collettiva permanente “Moloch Death”, presso il Parco Artistico Mutonia, Sant’Arcangelo di Romagna (RI).

14/08/2019      Installazione collettiva “Acherontia Atropos” presso Pamali Festival, Belluno (IT).

18/10/2019      Mostra collettiva “Prove d’Artista”, Open One Gallery, Pietrasanta (IT).

28/09/2024     Esposizione presso “Equinozio” Villa Piazzo, Pettinengo (IT)

07/06/2025     Mostra Collettiva, Tech Noir Gallery, Rimini (IT)